Milano esposto al Poldi Pezzoli un capolavoro “ritrovato”.
Grazie al meraviglioso e accurato restauro dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e al sostegno della Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti Onlus è stata riportata al suo splendore originale “La Madonna con il Bambino” di Andrea Mantegna, che da qualche settimana si può ammirare a Milano presso il Museo Poldi Pezzoli.
Per questa importante occasione è stata allestita una piccola mostra, intitolata “Mantegna ritrovato”, allestita nel Salone dell’Affresco della celebre casa-museo, che racconta l’opera, il suo recupero e le vicende collezionistiche.
Il restauro è riuscito a restituire all’opera l’identità del suo realizzatore: Andrea Mantegna, prima degli interventi di Giuseppe Molteni (1800 – 1867), uno dei più accreditati restauratori del tempo che però aveva così tanto modificato l’aspetto del dipinto da renderlo difficilmente giudicabile.
Molteni intervenne con un restauro di tipo “integrativo”, secondo il gusto accademico e ai dettami in vigore all’epoca, per cui impreziosì la veste della Vergine, ridipinse completamente il manto blu dal risvolto verde, prolungò arbitrariamente le braccia di Maria sui bordi laterali indirizzando il lavoro al ristabilimento di un equilibrio formale.
Proprio per questo motivo, l’opera era stata attribuita dalla critica alle più varie fasi dell’attività di Mantegna, dal periodo giovanile sino alla tarda età.
Il recupero della pittura originale di Mantegna consente oggi di esprimere un giudizio più sicuro sull’opera, databile quindi agli inizi degli anni Novanta del Quattrocento.
Ma perché l’opera si trova al Poldi Pezzoli?
Nell’Ottocento l’opera apparteneva allo storico dell’arte Giovanni Morelli (1816-1891), fra i più rilevanti conoscitori di opere d’arte antiche della sua epoca. Nel 1861 la tela venne data per 2.000 lire a Gian Giacomo Poldi Pezzoli, la vendita venne effettuata per pagare un debito di gioco di Morelli.
Nell’inventario redatto nel 1879, alla morte di Gian Giacomo Poldi Pezzoli, il valore attribuito all’opera da Giuseppe Bertini, primo direttore del Museo Poldi Pezzoli, era già lievitato a ben 15.000 lire.
L’allestimento si presenta in due stanze: la prima, introduttiva, con i pannelli esplicativi, la seconda spoglia, con la sola opera di Mantegna,
concentrando l’attenzione unicamente sul capolavoro.
L’esposizione si completa con un video che racconta le diverse fasi di lavorazione intraprese durante l’intervento di restauro, oltre a una brochure di approfondimento.
Block Notes
Mantegna ritrovato al Museo Poldi Pezzoli
Via Manzoni 12, Milano
Telefono: 02 794889
Aperto dal mercoledì al lunedì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.
Isabella
on23 ottobre 2020 at 22:22 says:
Spero di poterlo vedere quanto prima!!!